Làugure (da augur-auguris) presso i Romani era colui che prediceva il futuro interpretando: i sogni,il volo degli uccelli, i fenomeni atmosferici e così via. L'augurio (augurium, presagio) è quindi la manifestazione del desiderio, che si realizzi qualcosa di bello e buono per noi e per gli altri. Per questo già nellantica Roma, nel periodo iniziale dellanno ci si scambiavano verbalmente gli auguri, ma l'uso di scambiarsi gli auguri mediante bigliettini, risale al XV° secolo. Il primo biglietto augurale per le feste di Capodanno risale al 1475 e fu scritto da uno studente tedesco a un suo insegnante. Più tardi, nel XVIII° secolo, furono i negozianti ad augurare "Buon Anno", inviando stampe ai loro clienti. Allinizio dellOttocento, fra i nobili e ricchi venne la moda di spedire cartoncini preziosi, incisi o litografati con opere di celebri artisti contemporanei; ma verso la metà del secolo, grazie allo sviluppo della stampa, linvio di biglietti per le Sante Feste divenne un fenomeno di massa. Il primo, ad utilizzare una cartolina di Natale, così come la conosciamo noi, fu Henry Cole nel 1843 che, nel 1843 commissionò allartista Callcott Horsely la produzione di 1000 cartoline da spedire agli amici, al costo di una sterlina ciascuna. Si trattava di litografie pitturate a mano che raffiguravano una famiglia seduta a tavola che sorseggiava il punch, affiancata ai lati da due immagini con le tipiche opere di carità del periodo: vestire e nutrire i poveri. Al di sotto dei commensali, tra i quali sono anche presenti bambini con calice in mano, compare il tradizionale messaggio augurale: A MERRY CHRISTMAS AND A HAPPY NEW YEAR TO YOU. La cartolina è conservata al The British Postal Museum and Archive, che ne mette in vendita on line delle copie. La prima cartolina augurale popolare fu creata nel 1870 da un litografo inglese, John S. Day, che stampò su una cartolina postale da mezzo penny una cornicetta composta da vischio e agrifoglio, riportante nel centro la classica frase Buon Natale e felice Anno Nuovo Nel 1886 , sempre Louis Prang, creò una delle prime cartoline di Natale con il classico Babbo Natale. Da lì, per tutto il periodo vittoriano, (la Regina Vittoria fu una vera e propria fan dei biglietti dauguri) fu un proliferare di fantasie; vennero commercializzati biglietti intagliati simili a merletti, ricamati, tridimensionali, luccicanti riportanti immagini tipiche del periodo:candele, paesaggi innevati, comete, bambini festosi, presepi, Santa Claus, futuro Babbo Natale e abeti decorati. I biglietti e le cartoline dauguri ebbero il massimo successo nei primi anni del Novecento e grandi artisti specializzati in pubblicità come Dudovich, disegnarono immagini bellissime Alla fine della Prima Guerra Mondiale il biglietto raffinato e ricercato cadde in disuso,i biglietti daugurio persero qualità sia nella decorazione sia nella carta. Dalla fine del Novecento i biglietti dauguri sono diventati, quasi sempre, un semplice accompagnapacco" Oggi, nel XXI secolo ormai si usano le..cartoline virtuali e gli SMS Come cambiano i tempi.... dal web
Làugure (da augur-auguris) presso i Romani era colui che prediceva il futuro interpretando: i sogni,il volo degli uccelli, i fenomeni atmosferici e così via. L'augurio (augurium, presagio) è quindi la manifestazione del desiderio, che si realizzi qualcosa di bello e buono per noi e per gli altri. Per questo già nellantica Roma, nel periodo iniziale dellanno ci si scambiavano verbalmente gli auguri, ma l'uso di scambiarsi gli auguri mediante bigliettini, risale al XV° secolo. Il primo biglietto augurale per le feste di Capodanno risale al 1475 e fu scritto da uno studente tedesco a un suo insegnante. Più tardi, nel XVIII° secolo, furono i negozianti ad augurare "Buon Anno", inviando stampe ai loro clienti. Allinizio dellOttocento, fra i nobili e ricchi venne la moda di spedire cartoncini preziosi, incisi o litografati con opere di celebri artisti contemporanei; ma verso la metà del secolo, grazie allo sviluppo della stampa, linvio di biglietti per le Sante Feste divenne un fenomeno di massa.
Il primo, ad utilizzare una cartolina di Natale, così come la conosciamo noi, fu Henry Cole nel 1843 che, nel 1843 commissionò allartista Callcott Horsely la produzione di 1000 cartoline da spedire agli amici, al costo di una sterlina ciascuna. Si trattava di litografie pitturate a mano che raffiguravano una famiglia seduta a tavola che sorseggiava il punch, affiancata ai lati da due immagini con le tipiche opere di carità del periodo: vestire e nutrire i poveri. Al di sotto dei commensali, tra i quali sono anche presenti bambini con calice in mano, compare il tradizionale messaggio augurale: A MERRY CHRISTMAS AND A HAPPY NEW YEAR TO YOU. La cartolina è conservata al The British Postal Museum and Archive, che ne mette in vendita on line delle copie.
La prima cartolina augurale popolare fu creata nel 1870
da un litografo inglese, John S. Day, che stampò su una cartolina postale da mezzo penny una cornicetta composta da vischio e agrifoglio, riportante nel centro la classica frase Buon Natale e felice Anno Nuovo
Nel 1886 , sempre Louis Prang, creò una delle prime cartoline di Natale con il classico Babbo Natale.
Da lì, per tutto il periodo vittoriano, (la Regina Vittoria fu una vera e propria fan dei biglietti dauguri) fu un proliferare di fantasie; vennero commercializzati biglietti intagliati simili a merletti, ricamati, tridimensionali, luccicanti riportanti immagini tipiche del periodo:candele, paesaggi innevati, comete, bambini festosi, presepi, Santa Claus, futuro Babbo Natale e abeti decorati.
I biglietti e le cartoline dauguri ebbero il massimo successo nei primi anni del Novecento e grandi artisti specializzati in pubblicità come Dudovich, disegnarono immagini bellissime
Alla fine della Prima Guerra Mondiale il biglietto raffinato e ricercato cadde in disuso,i biglietti daugurio persero qualità sia nella decorazione sia nella carta.
Dalla fine del Novecento i biglietti dauguri sono diventati, quasi sempre, un semplice accompagnapacco" Oggi, nel XXI secolo ormai si usano le..cartoline virtuali e gli SMS Come cambiano i tempi....
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