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A spasso per l'Italia



L'Etruria

Sono partita da Palermo alle 6.35 del 10/09/2013, almeno questo era l'orario
ma in realtà l'aereo è partito ed arrivato con 15 minuti di ritardo.
A Roma dovevo incontrarmi con la mia amica Antonella che proveniva da Milano
dove era stata per un matrimonio.
Ovviamente tutto sembrava facile (non a me comunque che sono imbranata per natura).
"Che ci vuole, la prima che arriva, aspetta l'altra".
E' finito che è arrivata prima lei che invece sarebbe dovuta arrivare circa 20 minuti dopo di me.
Scesa dall'aereo dovevo prendere la valigia, semplicissimo no?
A parte il fatto che seguendo l'icona della valigia sono andata a finire .......agli internazionali.
E qui cominciano le telefonate con Antonella (beati telefonini!)....
"Dove sei?" "Cerco la valigia.."
"Io l'ho presa e sono al nastro 12 e tu?"
Non lo so.... ti faccio sapere"
Alla prima anima buona chiedo e mi viene risposto: "Deve tornare al Terminal 1 e rientrare"
"E come?"
"Deve uscire fuori"
Facile!
Facile un corno. A uscire non ci è voluto molto ma come rientrare?
Incontro un'altra anima buona...biglietto in mano
"Senta devo rientrare a prendere la valigia..mi sono persa""
"Aspetti che si apre la porta e quando esce qualcuno lei rientra"
"Grazie"
Si apre la porta,...... rientro..."
"Ferma, dove sta andando! (la polizia)."
"Mi scusi, mi sono persa la valigia...non trovo il nastro.
Un addetto fuori mi ha detto che potevo rientrare da qui..."
Il poliziotto guarda i suoi colleghi.... poi guarda me....
gli faccio pena e mi dice:"Va bene, vada".
"Scusi ma dove trovo il nastro?"
Mi indica la strada.
Telefono ad Antonella e le dico che sono rientrata e che mi trovo nella zona dei nastri 14/15/16.
Mi dice che non può raggiungermi perchè lei arriva al 12.
Che facciamo?
Mi giro intorno e vedo una valigia su un nastro che sconsolata continua a girare.
Guardo il display e leggo: Palermo 6.30
"Caspita!E' il mio nastro.....e la mia valigia.
Rincuorata ritelefono ad Antonella e le dico che ci vediamo fuori.
Mi ritrovo all'uscita del terminal 1 uscita 2.
Avviso Antonella e mi sento con Lulu, la mia amica virtuale che mi raggiunge quasi subito.
Nessuna difficoltà a riconoscerci visto che ci eravamo viste per foto.
Lulu bellissima, elegantissima e come sempre di gran classe.
Telefono ad Antonella che ha difficoltà a raggiungermi
ma, alla fine ce la fa e finalmente raggiungiamo l'automobile di Lulu
dove conosciamo Valentina, la ragazza
che ci avrebbe fatto da autista nel nostro giro per l'Etruria
Subito si crea un'atmosfera di grande armonia.
Valentina è come l'ha descritta  Lulu, giovane,simpatica e molto brava nella guida.
Ci lasciano in albergo, molto confortevole e Valentina porta Lulu a casa.
Poi viene a riprenderci ed andiamo a visitare il centro storico ed il museo di Cerveteri.
Molto interessante e molto ben tenuto,il Museo di Cerveteri,
inaugurato nel 1967 e ricavato nel castello Ruspoli, è situato
nel pieno centro storico della cittadina
e conserva parte dei reperti emersi dagli scavi delle necropoli e dell’abitato.
Nel piano inferiore le vetrine espongono oggetti dell'età villanoviana del territorio,
con particolare riferimento ai corredi provenienti dal sepolcreto del Sorbo.
Sempre nella prima sala, c'è la piccola urna con la riproduzione
di due sposi a banchetto raffigurati sul coperchio



Ci sono pure tre teche parlanti multimediali e interattive
realizzate con l’obiettivo di raccontare in chiave moderna
la storia, le curiosità e i segreti dell'affascinante e misterioso popolo degli etruschi
Molto interessanti due specie di vasi multipli per vivande che non avevo mai visto.





Poi, approfittando del fatto che c'è in piazza un'agenzia di viaggi,
facciamo i biglietti per il proseguo del viaggio.
Intanto sono quasi le 13 e Valentina ci porta a casa di Lulu che ci ha invitate per il pranzo.
E qui conosciamo Pino, uguale uguale a come lo immaginavo.
Mi sento subito a casa e passiamo dei bellissimi momenti.
Dopo pranzo viene Ornella, una persona veramente speciale, simpaticissima
con cui, si crea subito un'atmosfera di grande empatia..
Mi sembra di conoscerle da sempre.
Purtroppo non ci possiamo fermare troppo
e prelevate da Valentina andiamo alla Necropoli della Banditaccia.
dove ero stata circa 35 anni fa
Mi aveva molto affascinata e la volevo rivedere.

***********

CERVETERI, l'antica Caere etrusca, era chiamata dagli Etruschi,
così come dicono le lamine d'oro di Pyrgi (oggi Santa Severa),
KAISRIA o KAISRA.
Cerveteri appartenne alla potente Dodecapoli Etrusca che imperò
nell'Italia centrale prima dell'avvento di Roma.
Poi i Romani la chiamarono CAERE e con tale nome è arrivata fino a noi.
Abitata fino dall'epoca villanoviana, CAERE visse la storia
dell'espansione di Roma verso nord passando (attraverso diverse guerre)
da città Etrusco - Cerita a centro agricolo romano a cui segue una lenta decadenza.
La necropoli etrusca della Banditaccia è posta
su un'altura tufacea a nord-ovest di Cerveteri
e nei suoi circa 400 ettari di estensione conserva molte migliaia di sepolture
(la parte recintata e visitabile rappresenta
soli 10 ettari di estensione e conta circa 400 tumuli),
dalle più antiche del periodo villanoviano (IX secolo a.C.)



alle più "recenti" del periodo etrusco (III secolo a.C.).



La sua origine va ricercata in un nucleo di tombe villanoviane nella località Cava della Pozzolana
ed il nome "Banditaccia" deriva dal fatto che
dalla fine dell'Ottocento la zona viene "bandita",
cioè affittata tramite bando, dai proprietari terrieri di Cerveteri
a favore della popolazione locale.
Vista la sua imponenza, la Necropoli della Banditaccia è la necropoli antica
più estesa di tutta l'area mediterranea.
Si hanno due tipi di sepolture, quelle a tumulo e quelle "a dado".
Queste ultime consistono in una lunga schiera di tombe
allineate regolarmente lungo vie sepolcrali.
Nella parte visitabile della Necropoli della Banditaccia
ci sono due di queste vie: via dei Monti Ceriti e via dei Monti della Tolfa,
risalenti al VI secolo a.C.



Le sepolture a tumulo sono caratterizzate da una struttura tufacea a pianta circolare
che racchiude all'interno una rappresentazione della casa del defunto,
con tanto di corridoio (dromos) per accedere alle varie stanze.



La dovizia di particolari dell'interno di queste sepolture
ha permesso agli archeologi di venire a conoscenza
degli usi casalinghi degli Etruschi.
A questo scopo la sepoltura migliore risulta essere la "tomba dei Rilievi"
risalente al IV secolo a.C.
ed appartenuta alla famiglia dei Matunas, come si legge nelle iscrizioni.
L'interno della tomba si è mantenuto in condizioni particolarmente buone,
permettendo di osservare anche gli affreschi alle pareti e sulle colonne.
Questa tomba come anche altre non si può visitare ma l'interno è visibile attraverso un vetro.



Malgrado questo, ad orari determinati, si può assistere ad una proiezione
di circa 9 minuti con immagini 3D nella sala Mengarelli,
curata da Piero Angela e in alcune tombe ci sono dei proiettori in 3 dimensioni
che fanno vedere le tombe come erano allora...
La visita è stata molto interessante ma noi eravamo stanchissime essendoci svegliate alle 4.30.
Valentina ci ha accompagnate all'albergo dove abbiamo cenato
al ristorante che si trova sotto l'albergo anche se non ne fa parte
e poi.....a letto



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