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SECONDA TESTIMONIANZA

Ecco! La mamma mi ha svegliato; sto morendo di sonno;
ho dormito circa 3 ore; ogni giorno è cosi:
lavoro, torno a casa, mangio e dormo.
Io mi chiamo Elisa e al momento sto correndo per arrivare a lavoro.
Sono le 5 meno 5; se arrivo in ritardo mi picchiano.
Ecco ce l’ho fatta; sono dentro per poco, c’è Mark. <
Oh no! È arrivato in ritardo!
E’ meglio che entro altrimenti mi picchiano.
Devo pulire se no non mangio la colazione.
Abbiamo solo mezz’ora per mangiare
e se arrivo in ritardo non trovo niente.
Ecco, ho finito.
“Trevis, Trevis svegliati prima che ti vedano! Dai andiamo a mangiare.”
Trevis ha solo 5 anni e viene pagato pochissimo.
Ho trovato un po’ di pane, è poco ma è sempre qualcosa da mangiare.
È ora di tornare a lavoro; la stanza dove lavoroio è piccolissima,
il tetto è basso e le finestre sono strette e non possono essere aperte mai.
La fabbrica, a parte il rumore dei macchinari, è il posto più “silenzioso”
che ho mai sentito; non si può mai parlare o cantare,
per mettere un po’ di allegria.
Si sentono solo il rumore delle macchine e le urla dei bambini
che vengono picchiati.
L’altro ieri Tom è stato picchiato; si sentivano le urla in tutta la fabbrica.
Inizio ad avere fame e sonno.
Usciamo alle 8 di sera e devo camminare per 10 minuti
con il mio fratellino in braccio.
Si chiama Johnny e ha 3 anni; il suo lavoro è quello
di passare sotto le macchine.
È ora di mangiare finalmente.
“No perché ?!” ho appena saputo che è stato prolungato il tempo
e quindi usciremo alle 10.
Nascondo un po’ di pane cosi alle 8 mangio, quando c’è il cambio di guardia.
Sono le 5 e sto morendo di sonno:
l’unica cosa che mi fa andare avanti è pensare a mia madre che sta male.
La settimana prossima avrò i soldi per comprare la medicina.
Con i soldi di Johnny invece compriamo da mangiare.
L’altra settimana è morto un bambino; si è addormentato
ed è finito sotto la macchina.
Mi hanno detto che era irriconoscibile.
Dopo le 8 c’è il cambio; non c’è nessuno e devo fare veloce
altrimenti mi vedono.
Che buono questo pane!
Finalmente sono le 10; è l’ora di uscire.
Ecco c’è Johnny “ Vieni piccolo, vieni in braccio, andiamo a casa”.
Dopo 10 minuti finalmente siamo a casa.
Imbocco Johnny, poi mangio e vado a letto.
Mia madre dorme e mio padre non è a casa.
Ho cosi tanto sonno.... il lavoro è durissimo
ma continuerò per mia madre.
Ecco è arrivato mio padre; è tutto sporco, lui lavora alla carboneria;
porta il carbone tutto il giorno e la sera torna a casa distrutto.
Prima lavorava nell’industria ma l’hanno licenziato
perché preferiscono i bambini e le donne che pagano di mano.
Adesso vado a dormire tra 4 ore devo essere a lavoro.

Aislinn Sloan

III D (2005-06)









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