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Leggenda della Rosa di Natale

La figlia piccola di un pastore era intenta
ad accudire il gregge del padre in un pascolo
vicino Betlemme, quando vide degli altri pastori
che camminavano speditamente verso la città.
Si avvicinò e chiese loro dove andavano.
I pastori risposero che quella notte era nato il bambino Gesù
e che stavano andando a rendergli omaggio
portandogli dei doni.
La bambina avrebbe tanto voluto andare con i pastori
per vedere il Bambino Gesù,
ma non aveva niente da portare come regalo.
I pastori andarono via e lei rimase da sola
e triste, così triste che cadde in ginocchio piangendo.
Le sue lacrime cadevano nella neve
e la bimba non sapeva che un angelo aveva assistito
alla sua disperazione.
Quando abbassò gli occhi si accorse
che le sue lacrime erano diventate delle bellissime rose
di un colore rosa pallido.
Felice, si alzò, le raccolse e partì subito verso la città.
Regalò il mazzo di rose a Maria
come dono per il figlio appena nato.
Da allora, ogni anno nel mese di dicembre
fiorisce questo tipo di rosa
per ricordare al mondo intero del semplice regalo
fatto con amore dalla giovane figlia del pastore.

dal web


Leggenda del Vischio

C'era una volta, in un paese tra i monti,
un vecchio mercante.
L'uomo viveva solo, non si era mai sposato
e non aveva più nessun amico.
Il vecchio mercante si girava e rigirava,
senza poter prendere sonno.
Uscì di casa e vide gente che veniva da tutte le parti
verso lo stesso luogo.
Qualche mano si tese verso di lui.
Qualche voce si levò: -
Fratello, - gli gridarono - non vieni?
Fratello, a lui fratello? Lui non aveva fratelli.
Era un mercante e per lui non c'erano che clienti:
chi comprava e chi vendeva.
Per tutta la vita era stato avido e avaro
e non gli importava chi fossero i suoi clienti
e che cosa facessero.
Ma dove andavano?
Si mosse un po' curioso.
Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli.
Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli!
Ma il suo cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello.
Quante volte li aveva ingannati?
Piangeva miseria per vender più caro.
E speculava sul bisogno dei poveri.
E mai la sua mano si apriva per donare.
No, lui non poteva essere fratello di quella
povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita.
Eppure tutti gli camminavano a fianco.
Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme.
Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote,
anche i poveri avevano qualcosa.
E lui non aveva niente, lui che era ricco.
Arrivò alla grotta insieme con gli altri;
s'inginocchio insieme agli altri. -
Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami.
E cominciò a piangere.
Appoggiato a un albero, davanti alla grotta,
il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò.
Alla prima luce dell'alba quelle lacrime
splendettero come perle, in mezzo a due foglioline.
Era nato il vischio.

dal web



Leggenda del Pettirosso

Un piccolo uccellino marrone
divideva la stalla a Betlemme con la Sacra famiglia.
La notte, mentre la famiglia dormiva,
l'uccellino notò che il fuoco che li scaldava
stava per spegnersi.
Così, per tenere caldo il piccolo,
volò verso le braci e tenne il fuoco vivo
muovendo le ali per tutta la notte.
Il mattino seguente l'uccellino fu premiato
con un bel petto rosso brillante
come simbolo del suo amore per Gesù Bambino.

dal web




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