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Bomarzio - Bagnara

Il quarto giorno
Il quarto ed ultimo giorno di permanenza a Cerveteri,venerdì 13 settembre,
abbiamo, come al solito, fatto colazione al bar e subito in macchina destinazione....
Bomarzo.: Parco dei Mostri
Bomarzo dista da Cerveteri circa 88 kilometri e ci vogliono circa 1 ora e mezza di automobile.
Siamo arrivate verso le 10 circa ed abbiamo iniziato la nostra.....esplorazione.
Il cosiddetto Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo, in provincia di Viterbo,
è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale.
Il luogo ove venne stabilito di costruire il Sacro Bosco
era località etrusca ed in epoca tardo-romana si chiamò Pomartium.



L'architetto e antiquario Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini
(detto Vicino Orsini)
progettò e sovraintese alla realizzazione del parco, nel 1547,
facendo scolpire sui mastodontici blocchi di peperino
che un po' dappertutto si trovano nella valle e che probabilmente
solo la morte gli impedì di usare tutti,
figure mitologiche nel genere dell'orrido.
L'Orsini chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò "sol per sfogare il core",
alla morte della moglie Giulia Farnese (1560).
Varcando il cancello di ferro battuto, sotto le mura merlate,
le prime statue che si incontrano sono le due Sfingi,
le cui epigrafi sfidano il visitatore ad indovinare se quelle opere
siano fatte per amor d'arte o per ingannare i sensi:
"TV CH’ENTRI QVA PON MENTE
PARTE A PARTE
ET DIMMI POI SE TANTE
MERAVIGLIE
SIEN FATTE PER INGANNO
OVER PER ARTE".
Un'altra scritta recita:
"CHI CON CIGLIA INARCATE
ET LABRA STRETTE
NON VA PER QUESTO LOCO
MANCA AMMIRA
LE FAMOSE DEL MONDO
MOLI SETTE."
sottolineando che chi non gode di queste opere non saprà ammirare
neanche le sette meraviglie del mondo.
E ancora.....
"Voi che pel mondo gite errando vaghi di
veder meraviglie alte et stupende venite qua,
dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi"
Nel 1585, dopo la morte dell'ultimo principe Orsini,
il parco fu abbandonato e nella seconda metà del Novecento
fu restaurato dalla coppia Giancarlo e Tina Severi Bettini,
i quali sono sepolti nel tempietto interno al parco,
che forse è anche il sepolcro di Giulia Farnese.
Si tratta di un museo a cielo aperto.
Vi sono anche architetture impossibili, come la casa inclinata,
o alcune statue enigmatiche
Si entra attraverso una porta con un cancello in ferro



ed inizia l'avventura....
Ecco alcune delle sculture che mi hanno più colpito



la casa pendente.
E' una casetta inclinata che da la sensazione di cadere.
Generalmente si esce con forti capogiri dopo averla visitata, essendo costruita
in modo che il visitatore ne esca disorientato
a causa delle forti energie del posto (ed è vero):



l'elefante da guerra.



l’inquietante Orco con la bocca spalancata
che introduce in un antro munito di sedile e tavolo.
Sull'entrata dell’Orco si trova una scritta che dice “Lasciate ogni pensiero voi ch’entrate” ....





la tartaruga gigante.





Ercole e Caco.

La visita è stata lunga ma piacevole.
poi siamo andate alla Villa Lante a Bagnaia.
La Villa Lante, a Bagnaia è abbastanza vicina alla Villa dei Mostri,
circa una ventina di minuti.
Essa è considerata il "Parco più bello d'Italia".
Tutta la Villa (tra giardino all'italiana e parco)
occupa una superficie di 22 ettari
Il palazzo non è visitabile, si visitano solo i giradini.
Pur in mancanza di documentazione contemporanea,
la sua ideazione è attribuita a Jacopo Barozzi da Vignola.
La costruzione cominciò, su commissione del cardinale Gianfrancesco Gambara
nel 1511 ma fu portata a termine intorno al 1566
La villa è conosciuta come "Villa Lante"
ma ha acquisito questo nome solo, nel XVII secolo,
quando passò nelle mani di Ippolito Lante Montefeltro della Rovere,
Duca di Bomarzo e quando la costruzione aveva già 100 anni di vita.
I giardini costituiscono l'attrazione principale di Villa Lante,
specialmente i giochi d'acqua, dalle cascate alle fontane,
ai grottini sgocciolanti.
Questa armonia di acque e la perfezione del suo flusso
fu raggiunta solo quando l'architetto fece venire da Siena,
uno specialista di architettura idraulica, Tommaso Chiruchi,
con il compito di supervisionare il progetto idraulico.
Si entra attraverso una strada che parte dalla piazza principale del paese
e subito si entra in un mondo diverso,
fresco, pulito e verdeggiante.
Il primo impatto è con il Quadrato,
un parterre perfettamente regolare,
realizzato una generazione prima dei primi
parterre
francesi allo Château de Saint-Germain-en-Laye
e a quello di Fontainebleau:
il contrasto tra la piazza paesana in basso e la vista sul nuovo parterre
doveva essere, in passato, ancor più sbalorditivo che oggi.<
Entrando il primo impatto è con la Fontana Pegasus



Poi, attraverso una scala, si passa alla parte superiore,
progettata come un insieme di piani digradanti con giochi d'acqua.
La Villa è attraversata longitudinalmente da un ruscello
che sgorga in alto dalla roccia e segue il pendio del terreno,
sfruttandone i dislivelli e raccordandoli
con terrazze e fontane fino al quadrato della fontana dei Mori.



La Fontana dei Mori a Villa Lante è uno specchio d’acqua
che eleganti balaustre suddividono in quattro bacini
su cui galleggia una barca con un putto zampillante
e al centro un triplice cerchio di vasche
culminanti nel gruppo dei quattro mori
che reggono lo stemma di Papa Sisto V
I 4 Mori sono sistemati in modo da inquadrare la porta in fondo e sembrare due sole figure.
Attraverso due scalinate laterali si arriva alla seconda terrazza
dove si trova la Fontana dei Lumini



Sulla terrazza successiva, la terza, vi è un enorme tavolo di pietra
con acqua che scorre nel suo centro.
Su questo tavolo il cardinale Gambara intratteneva i suoi ospiti con pic nic .



In alto degli stranissimi alberi cavi.



La villa potrebbe essere sfruttata benissimo per i matrimoni,
ma sapete come vanno le cose in Italia,
il facile diventa difficile.
Non è possibile affittarla per i matrimoni perchè
nella villa mancano....i gabinetti.
Dopo la visita abbiamo mangiato qualcosa in piazza e ci siamo posti il problema.......
andare in un altro posto? A Villa Farnese a Caprarola, per esempio??.....
Cosa che ci era stata raccomandata da un negoziante di souvenir?
Abbiamo preferito tornare a Cerveteri perchè volevamo incontrare
per l'ultima volta le nostre amiche e non volevamo
si ripetesse quello che era successo la sera prima.
Siamo quindi tornate e ci siamo incontrate con Lulu, con Pino che per chi non lo sa
è un bravissimo pittore,
con la nostra Ornellina e il marito Luigi e.....
sorpresa, sorpresa è venuta anche la nostra amica Paoletta con il marito Carlo.
Due persone simpaticissime che hanno rallegrato la compagnia.
Peccato non possano essere venute Angela e Dora,
la festa sarebbe stata più grande.
Ma si sa, ognuno ha i suoi problemi ......









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